Vaccino Covid19: in caso di contrasto tra i genitori chi decide?

A seguito dell’intervenuta possibilità di vaccinare i minori di età dal compimento dei 12 anni, il problema che si pone è: chi decide nel caso di contrasto tra i genitori, laddove uno intende vaccinare il figlio e l’altro si oppone?

Ebbene, in tal caso rientrando tale decisione tra quelle di maggiore interesse riguardo ai figli (diritto alla salute), dovrebbe essere presa di comune accordo fra i genitori e, nel caso tale accordo non si raggiunga, sarà necessario presentare un ricorso al Tribunale in via d’urgenza ex art. 709 – ter c.p.c.

Il Giudice, valutate le rispettive posizioni del padre e della madre, in primis terrà conto della volontà manifestata dal minore, che dovrà essere espressa in modo chiaro e sorretta da forti motivazioni di tornare alla normalità della vita scolastica, sociale e sportiva.

Dopodiché, esclusa la presenza di patologie del minore stesso, il Giudice considerato il concreto pericolo per la salute del minore ( in relazione alla gravità ed alla diffusione del virus), considerate le acquisizioni della comunità scientifica nazionale e internazionale sull’efficacia del vaccino nella prevenzione della pandemia e nel contrasto alla diffusione del contagio, potrà superare la contrarietà espressa da un genitore e autorizzare la vaccinazione.

A tal proposito, il Tribunale di Vercelli in una recentissima sentenza (luglio 2021), ha autorizzato la somministrazione del vaccino ad una ragazza di 17 anni, prendendo atto del consenso da questa manifestato a fronte del rifiuto della madre.